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Il giudice stabilisce che le schede elettorali inviate per posta in Pennsylvania e restituite in tempo con date errate o mancanti devono essere conteggiate

Un giudice federale ha emesso una sentenza a favore degli elettori della Pennsylvania, sostenendo che le schede elettorali per posta non possono essere buttate via solo perché un elettore non ha datato la busta esterna. Ciò impedirà a decine di migliaia di elettori di essere privati del diritto di voto nelle elezioni future!

Questo articolo originariamente apparso sul Pennsylvania Capital-Star del 21 novembre 2023 ed è stato scritto da Peter Hall.

Di seguito è descritta la sentenza emessa il 21 novembre a favore dei sostenitori del diritto di voto. 

Gli elettori che dimenticano di scrivere la data o inseriscono una data errata sulle buste di ritorno delle schede elettorali inviate per posta devono far conteggiare i loro voti se le schede vengono ricevute entro la scadenza del giorno delle elezioni, ha stabilito martedì un tribunale federale nella Pennsylvania occidentale.

Il parere della giudice distrettuale statunitense Susan Paradise Baxter di Erie è stato espresso in risposta a una causa intentata da gruppi per i diritti di voto e da cinque singoli elettori dopo le elezioni del novembre 2022.

Concedendo un giudizio sommario a favore dei gruppi e degli elettori, Baxter ha scoperto che l'eliminazione delle schede elettorali a causa del requisito della datazione viola una legge federale contro la privazione del diritto di voto agli elettori con requisiti non sostanziali ai fini della loro qualificazione al voto.

"Il requisito della data scritta a mano è completamente irrilevante e non necessario perché i funzionari elettorali sanno se la scheda è stata ricevuta in tempo. E l'intero scopo di questa disposizione nel Civil Rights Act era impedire agli stati di squalificare i voti per motivi frivoli, come questo requisito della data. Siamo grati che la corte lo abbia capito", ha affermato Witold Walczak, direttore legale dell'American Civil Liberties Union of Pennsylvania, in una dichiarazione.

La causa è stata intentata dalla Pennsylvania State Conference della NAACP, Black Political Empowerment Project, Common Cause Pennsylvania, League of Women Voters of Pennsylvania, Make The Road Pennsylvania e POWER Interfaith. L'ACLU ha rappresentato i gruppi insieme allo studio legale Hogan Lovells.

Per leggere l'articolo completo, clicca qui. 

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